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GUIDO GUIDI. LUNARIO

Lunario di Guido Guidi è un viaggio fotografico lungo trent’anni sul tema della Luna, con il suo carico di significati filosofici, letterari e mitologici. L’esposizione, prodotta da Linea di Confine in collaborazione con Fotografia Europea e Comune di Rubiera, a cura di Andrea Simi, propone la serie fotografica che compone il volume “Guido Guidi. Lunario 1968-1999” (Mack edizioni, 2019). La mostra è arricchita di materiali inediti e il volume, con testo di G. Guidi in conversazione con A. Frongia, è disponibile in forma di catalogo.

Le apparizioni lunari di Guidi richiamano alla mente i procedimenti descritti nel Sidereus Nuncius da Galileo Galilei: Guidi si misura con gli aspetti tecnologici del mezzo fotografico, con la sua natura meccanica e la sua vocazione all’indagine dei fenomeni ottici, fisici e naturali. È la ricerca di un rapporto diretto con la fotografia degli albori, con la sua attitudine alla verifica anche autoriflessiva, meta-fotografica. Ma Guidi ha anche la stessa predisposizione alla meraviglia e allo stupore che animava Galilei nelle osservazioni con il cannocchiale, la stessa ansia di inatteso e la stessa disponibilità a modificare i propri assunti, mai categorici. Affidandosi non ai processi dell’immaginazione ma alla “sensata esperienza”, attraverso la reiterazione e l’associazione per via metaforica, Guidi crea un sistema in cui assumono concretezza persino il fantastico e il metafisico, ma dove non c’è spazio per verità irrelate. Fra le analogie con Galilei anche la comune percezione del “brivido ancestrale”, del “notturno orrore”, riflesso del mistero ultimo della condizione umana, che in Lunario si manifesta con una costante nota di tragicità che avvicina la serie alla dimensione epica suggerendone, fra le altre possibili, una lettura come poema fotografico.

La mostra Lunario, precedentemente rinviata a causa delle disposizioni sul contenimento della epidemia da covid-19, sarà inaugurata sabato 17 ottobre alle ore 17:00. In concomitanza con l’inaugurazione, sarà presentata al pubblico la project room di Luca Nostri dal titolo Quattro Cortili.

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