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JEAN DUBUFFET, L’ARTE IN GIOCO

La mostra presenta una selezione di 140 opere – dipinti, disegni, grafiche, sculture, libri d’artista, dischi – provenienti principalmente dalla Fondation Dubuffet di Parigi e dal Musée des Arts Décoratif di Parigi, nonché da musei e collezioni private di Francia, Svizzera, Austria e Italia, oltre a un nucleo di 30 lavori di protagonisti storici dell’art brut. Il percorso espositivo, suddiviso in tre sezioni principali, si sviluppa intorno alla dialettica tra le due nozioni di materia e spirito.

La rassegna include una sezione dedicata all’art brut, termine coniato nel 1945 dallo stesso Dubuffet che ne costituì la prima collezione al mondo designata con tale nome. Si tratta di una forma di espressione artistica spontanea, scoperta dall’artista negli ospedali psichiatrici, propria di quei talenti che, privi di una formazione accademica, sono posseduti da un istinto creatore puro e talvolta ossessivo.

In contemporanea, dal 17 novembre 2018 al 3 marzo 2019, a Palazzo da Mosto a Reggio Emilia, si tiene la mostra La Vita Materiale. Otto stanze, otto storie, che offre interessanti connessioni con l’antologica di Dubuffet. La rassegna presenta le opere di otto artiste contemporanee, Chiara Camoni, Alice Cattaneo, Elena El Asmar, Serena Fineschi, Ludovica Gioscia, Loredana Longo, Claudia Losi, Sabrina Mezzaqui, accomunate – seppure con sperimentazioni formalmente molto diverse – dall’impiego di materiali spesso umili e tradizionalmente associati all’artigianato.

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