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KEO | Elena Sgarbossa

Keo prende ispirazione dall’omonimo satellite artificiale che tra 50.000 anni ritornerà sulla terra per restituire i messaggi conservati al suo interno. E se gli abitanti del domani non ci capissero? Cosa succede quando noi non capiamo noi stessi? Sopravvive la volontà di comunicare? Sopravvive lo sforzo del tentare di capire? A partire da queste domande l’autrice instaura un dialogo con il pubblico lasciando che sia proprio questo confronto a nutrire la sua danza.

Di e con Elena Sgarbossa – prodotto con il sostegno di Fondazione Romaeuropa, Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna, Centro Nazionale di produzione Firenze – Compagnia Virgilio, Gender Bender di Bologna, Triennale Teatro dell’Arte di Milano, Zebra Cultural Zoo – progetto vincitore di DNA appunti coreografici 2018.

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