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La mia infinita fine del mondo

La drammaturgia di Gabriel Calderòn e lo sguardo di Lino Guanciale, attraverso un catalogo di alcune delle transitorie apocalissi attraversate dal pianeta e dall’umanità fin dall’epoca preistorica – fra eruzioni vulcaniche ed ere glaciali, diluvi universali e crisi economiche d’epoca preindustriale – intrecciate al vissuto di precarietà personale di un piccolo manipolo di giovani protagonisti, intendono restituire un tableau di possibilità di relazione con la nevrosi della fine, ponendo l’accento non più soltanto sulla disperazione che il crollo di un mondo porta inevitabilmente con sé, ma sulle possibilità che si aprono ogni volta che la Storia torna ad insegnarci che nulla dura per sempre.

Drammaturgia di Gabriel Calderón – traduzione di Teresa Vila – regia di Lino Guanciale – con Michele Lisi, Paolo Minnielli, Maria Vittoria Scarlattei, Cristiana Tramparulo, Jacopo Trebbi, Giulia Trivero – produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione.

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