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L'Otello di Boito e Verdi: storia di un capolavoro

Con quest’opera shakespeariana che debutta nel gennaio 1887, Giuseppe Verdi riallaccia la sua collaborazione con il musicista e librettista Arrigo Boito fortemente voluta da Giulio Ricordi, editore lungimirante molto legato al Maestro. E la genesi, carica di colpi di scena, degni di una pièce teatrale, risulta essere un’irrinunciabile parte dell’universo di Otello. L’esposizione restituisce il coinvolgente racconto attraverso preziosi documenti, quali fotografie, lettere, disegni di costumi e scene, riviste e filmati d’epoca. Sopra tutti spicca la partitura autografa, scritta con calligrafia minuta, che fornisce oltre alla lettura musicale diverse informazioni di regìa come il fatto che Verdi amasse annotare direttamente quanto sarebbe poi avvenuto sul palcoscenico. Ad essa è abbinato il video che permette di seguire le note autografe del brano e ascoltare la musica del Credo di Jago.
La mostra è inserita nel tour dedicato a Verdi, nell’ambito delle Giornate FAI d’Autunno del 12 e 13 ottobre, con aperture anticipate alle 9:00 e alle 15:00.

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