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Dal 7 maggio al 20 giugno è aperta al pubblico la mostra documentaria dedicata ai 50 anni del DAMS promossa dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e realizzata con la direzione e curatela di Claudio Marra e Anna Rosellini, in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei e con il contributo dell’Università di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura. L’esposizione, intitolata “NO DAMS – 50 anni di Corso di Laurea in Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo”, prende vita negli spazi del Museo internazionale e biblioteca della musica in Strada Maggiore 34, storica sede del corso di laurea, e viene inaugurata giovedì 6 maggio alle 18 (su invito).

In questo allestimento immersivo, progettato dall’architetto Eric Lapierre e sostenuto da Intesa Sanpaolo, troviamo fotografie, articoli di giornale, documenti ufficiali, filmati storici, disegni, materiali provenienti da archivi pubblici e privati che, combinati insieme, tessono la trama del DAMS dal 1971 a oggi. I materiali raccontano, pur se in maniera sintetica, i capitoli di una storia unica, tanto nei riflessi interni al mondo universitario quanto nel rapporto, a volte conflittuale, ma sempre vivo e intenso, con la città. Dagli esordi, a inizio decennio, fino agli eventi del ’77, dal drammatico intreccio dei cosiddetti “delitti del DAMS” ai collettivi degli anni Ottanta, dalla Pantera degli anni Novanta fino ai cambiamenti dopo il Duemila, “NO DAMS” ricorda i principali passaggi storici del Corso di Laurea – ma suggerisce anche, già a partire dalla particolarità del progetto espositivo, come il DAMS continui ad essere, anche oggi, un luogo di innovazione didattica, di ricerca e di sperimentazione estetica.

La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Claudio Marra e Arianna Casarini. La pubblicazione, edita da Pendragon, ripropone i materiali esposti assieme a ulteriori documenti e raccoglie le testimonianze di alcuni docenti storici che ricostruiscono il clima di anni cronologicamente ormai lontani ma ancora vivissimi quanto a eredità culturale. Infine, proprio per sottolineare come la storia del DAMS continui proiettandosi nel futuro, sia la mostra che il volume raccolgono alcuni brevi messaggi delle matricole 2020/21, i damsiani di oggi, eredi di un passato orgogliosamente consegnato alla storia dell’Università italiana e protagonisti di una nuova avventura ancora tutta da scrivere.

La prenotazione online del biglietto gratuito è obbligatoria sul sito https://www.midaticket.it/ e nei giorni di sabato, domenica e festivi è richiesta con almeno 24 ore di anticipo.

La mostra è inserita nel cartellone di ART CITY Bologna 2021, promosso dal Comune di Bologna nell’ambito di Bologna Estate.

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