L’Orestea sancisce non solo la nascita della storia teatrale, ma della messa in scena come specchio della civiltà. L’archetipo dell’eterna lotta tra il maschile e il femminile si concretizza in un conflitto universale tra matriarcato e patriarcato, materializzandosi nelle figure di Clitennestra e Agamennone.

Di Eschilo – con Renato Campese, Cinzia Maccagnano, Maurizio Palladino, Silvia Siravo, Alberto Caramel, Silvia Falabella – e con la partecipazione di Maria Cristina Fioretti – regia e drammaturgia di Giuseppe Argirò – Centro Teatrale Meridionale.

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