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RENATO BRUSCAGLIA. Una donazione per Bagnacavallo

Con la mostra dedicata all’incisore Renato Bruscaglia (Urbino 1921 – Bologna 1999), uno dei massimi interpreti del paesaggio del secondo Novecento, il Museo Civico delle Cappuccine riapre l’attività espositiva ponendo al centro uno degli elementi della nostra vita di cui più abbiamo sentito la mancanza durante la quarantena: il paesaggio. I paesaggi di Bruscaglia però non sono semplici vedute, sono dei d’après nature mediati dall’intelletto: osservare le sue incisioni significa anche ripercorrere la vita, il pensiero, gli orizzonti etici e morali dell’artista. E, benché trovino un riferimento diretto nelle campagne e nelle colline marchigiane, sono soprattutto paesaggi/archetipi del paesaggio italiano, così fortemente caratterizzato dalla stratificazione di arte e cultura.

Visitabile dal 29 maggio al 12 luglio, l’esposizione presenta il corpus di acqueforti recentemente donate al museo dalla figlia dell’artista, Marta Bruscaglia. L’allestimento non prevede un momento di inaugurazione iniziale, ma è completato da un video in cui il direttore del museo Diego Galizzi presenta e racconta il lungo percorso espressivo dell’artista marchigiano (la cui opera è stata approfonditamente studiata dallo storico dell’arte Andrea Emiliani).

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